28 febbraio 2006

TRAMONTO E PIOGGIA

Aperitivo al Village Hotel una domenica pomeriggio che Matt e Sebastian sono a casa di amici a guardare la partita di basket. Il sole tramonta oltre le montagne e i raggi si riflettono sulle nuvole dall'altra parte dell'isola. E poi inizia a piovere... E cosi' ci ritroviamo spettatori di un fenomeno piuttosto unico, con l'arcobaleno che quasi sparisce tra le nuvole che da rosa lentamente diventano sempre piu' arancioni a mano a mano che la pioggia avanza.

La vista all'inizio dello strano effetto...

... e qualche secondo prima che la pioggia investa in pieno il gazebo e costringa tutti alla fuga.

27 febbraio 2006

FOTO AEREE

Qualche giorno fa stavo cercando tra le mie foto qualche immagine che si potesse usare per un poster sul nostro lavoro in Micronesia quando la segretaria ha tirato fuori un CD di foto fatte qualche anno fa da un fotografo professionista, Jez O’Hare. Sono tutte stupende e io ne approfitto per metterne qualcuna qui.
Si tratta di foto aeree di Pohnpei e dei due atolli vicini – Ant e Pakin – una combinazione insolita perche’ solitamente le isole distano solitamente centinaia di chilometri l’una dall’altra. Questo gruppetto tuttavia e’ insolito anche per un’altra ragione: le isole hanno eta’ notevolmente diverse. I due atolli sono decisamente piu’ vecchi. Si tratta di cime origine vulcanica che sono sprofondate sotto il proprio peso e di cui e’ rimasto solo il bordo, sotto forma di barriera corallina.

Pakin

Poco piu’ di duecento persone abitano questo atollo dalla laguna decisamente blu e decisamente inaccessibile. Non ci sono infatti accessi alla laguna dal mare; come si vede non ci sono interruzioni nella barriera corallina. Provate pero’ ad immaginare di vivere in un posto che misura poche migliaia di metri quadrati e ha un’altitudine massima di un metro ma che talvolta si trova nella strada di un tifone... Pakin, Ant e Pohnpei per fortuna sono fuori dalla rotta dei tifoni, ma non e’ il caso di centinaia di altri atolli simili.

Pakin fotografato da Jez O'Hare durante un volo con un piccolo aereo privato.

Ant

Ant, spledido Ant. Solo pochi chilometri di mare separano questo splendido atollo da Pohnpei – a destra in alto nella foto. Paradiso dei sub, oasi quasi incontaminata, Ant e’ l’unico degli oltre 600 atolli della Micronesia ad appartenere ad una sola famiglia. Un paradiso privato. Non fu sempre cosi’, l'isola apparteneva a vari proprietari in passato. Ma verso gli anni ’20 Henry Nanpei – scaltro Micronesiano di un’importante famiglia di Pohnpei – comincio’ a barattare oggetti di importazione Europea con la terra dei suoi concittadini e in breve tempo entro’ in possesso dell’atollo e di circa meta’ di Pohnpei. L’amministrazione coloniale tedesca gli contesto’ i titoli di proprieta’ e riusci’ a far restituire la maggior parte della terra ai vecchi proprietari, ma l’atollo e’ rimasto della famiglia. Oggi la famiglia conta svariate centinaia di discendenti in perenne baruffa tra di loro e le battaglie legali hanno fortunatamente impedito ogni sviluppo del posto. Nessuno abita permanentemente sull’isola, anche se per visitarla serve avere il permesso della famiglia – cosa tra l’altro non difficile da ottenere, basta pagare il pedaggio fissato!

Ant fotografato da Jez O'Hare.

Pohnpei

La ben piu’ giovane Pohnpei mostra tutta la sua bellezza. Ancora circa un milione di anni lontana dallo sprofondamento totale (anche se lo spazio tra la barriera corallina e l’isola mostra che le cose proseguono lentamente ma inesorabilmente) l’isola e’ un paradiso tropicale. Niente spiagge, ma foreste di alberi giganteschi coperti di muschio e punteggiate di cascate scendono dai picchi piu’ alti direttamente fino al mare.

Pohnpei. Dal basso verso l'alto: la barriera corallina, la laguna, l'aeroporto, la "citta'" e le montagne dell'interno.

24 febbraio 2006


Sono stanco, e' ora di fare la nanna e non mi importa se la bimba piu' bella dell'isola non fa altro che sbaciucchiarmi!

06 febbraio 2006

PAZIENZA E MANO FERMA

Siamo onesti, visto il vocabolario tristemente ristretto, Sebastian arranca - peraltro felicemente - in quanto a capacita' verbali. In compenso le capacita' motorie non sono male. Nemmeno Matt e' mai riuscito ad impilare diciotto cubetti di fila senza crolli!

Il cubista.