20 aprile 2006

AI PESCI PIACE IL FORMAGGIO

Al mio ritorno la famigliola finalmente riunita - tra i miei viaggi e quelli di Matt siamo stati insieme 36 ore in 6 settimane!!! - ha deciso che un mini picnic al tramonto era proprio quello che ci voleva per festeggiare. E mentre sorseggiavamo e mangiucchiavamo ai bordi della laguna Sebastian ha dato tutto il suo formaggio ai pesci. Che se lo sono letteralmente divorato. Hanno ignorato i miei pezzi di pane e di cracker, ma il formaggio li ha conquistati, per la grande gioia del piccolo. Matt dice che con certi pesci il formaggio si usa come esca, ma sto ancora cercando di capire se mi sta prendendo in giro...

Aperitivo al tramonto

A pesca con il formaggio...

I pesci ci sono (anche se non si vedono bene)!

19 aprile 2006

ELICOTTERI A POHNPEI

Non mi era mai capitato di sentire il rumore piuttosto familiare di un elicottero che atterra qui a Pohnpei. Ma al mio arrivo all'aeroporto la scorsa settimana ho trovato questa sorpresa... mi hanno subito fatto pensare a quanto sarebbe bello se Gianni potesse venire qui e si andasse tutti in giro svolazzando sopra foreste tropicali e atolli.

Per una volta l'aeroporto sembra avere un sacco di traffico aereo.

15 aprile 2006

FOTO AEREA DELL'AEREO

Durante il volo di ritorno da Honolulu a Pohnpei sono riuscita a fare delle foto niente male dall'aereo. Le mettero' nel blog tra qualche giorno. La mia preferita pero' merita una menzione a parte. E' una foto dll'ombra del mio aereo mentre curva sopra la barriera corallina di Pohnpei e si prepara all'atterraggio.

43 ore dopo aver lasciato Chicago finalmente arrivo a Pohnpei.

A CHICAGO RIABBRACCIO LA PANTERONA!!!

Dopo Austin, la conferenza e le traversie del visto per l'Indonesia, sabato mattina mi imbarco per Chicago al dichiarato scopo di (in ordine di importanza lavorativa, non personale):
1) incontrare un paio di donors (come diavolo si traduce donors in italiano? donatori? suona malissimo...)
2) rivedere il direttore di The Nature Conservancy in Illinois e la sua famiglia che l'hanno scorso hanno passato due mesi in Micronesia
3) riabbracciare la mia adorata coinquilina del corso per peacekeepers di Pisa: la mitica Annamaria Pastore, universalmente nota come "la Panterona".
Chicago mi accoglie meglio del previsto, con un gelido venticello rimasto dai mesi a temperature polari che pero' lascia spazio ad un paio di meravigliose giornate primaverili.
Bruce Boyd e la sua famiglia mi ospitano nella loro bella casa tra i boschi fuori Chicago e dopo l'esperienza micronesiana sanno esattamente di cosa ho bisogno: nutrimento per il fisico e la mente. Il primo si materializza in cene in ottimi ristoranti e favolose colazioni a base di yogurt e fragole fresche. Il nutrimento per la mente arriva sotto forma di biglietti per un fantastico spettacolo della Hubbard Street Dance, una visita allo spettacolare ed enorme Botanic Garden, un giro per il Millennium Park e tante conversazioni interessanti.
L'ufficio di The Nature Conservancy a Chicago sta in una posizione fantastica, proprio di fronte al lago e ad un vasto spazio aperto che fino a qualche anno fa era un enorme e deprimente parchieggio e che ora e' quella meraviglia chiamata Millennium Park. Dalle finestre dell'ufficio si vedono i giardini (ancora spogli vista la stagione) e le opere d'arte che sono gia' diventate parte integrante della vita degli abitanti di Chicago, tra cui il Pritzker Pavillion, l'enorme spazio aperto per concerti creato dal quel genio di Frank Gehry (l'architetto del Museo Guggenheim di Bilbao), e il Claud Gate, opera dell'artista britannico Anish Kapoor, l'enorme scultura a forma di fagiolo (da cui il soprannome Bean oppure Jelly Bean) che riflette tutti i grattacieli della citta'.
Dopo anni di vagabondaggi tra il Kosovo, e l'Africa, la Panterona e suo marito Nahad sono arrivati a Chicago qualche anno fa. Ritrovarci e' stato come fare un salto indietro a Pisa. Annamaria e' sempre la stessa, sempre in bilico tra Broadway e le Nazioni Unite, tre secondi dopo averla abbracciata stavo gia' ridendo come una matta. Purtroppo non c'e' stato proprio tempo di ciaccolare per bene ed entrambe necessitiamo di un altro incontro senza distrazioni. Tra i miei impegni e i suoi (multipli, come al solito -- lavora per il Rotary International e insegna Human Rights and Health alla Northwestern University) siamo riuscite a passare solo poche ore insieme. Bruce e Beth sono rimasti assolutamente affascinate da lei e Nahad, e innumerevoli domande sono rimaste in lista d'attesa, incluse quelle sul nuovo papa, che Annamaria conosce dai tempi del suo lavoro alla sala stampa del Vaticano. Se solo potessero venire a trovarci in Micronesia!!!


Per i Peacekeepers sparpagliati in mezzo mondo, ecco le coinquiline riunite in quel di Chicago davanti al gigantesco Jelly Bean!

Il Millennium Park visto dall'ufficio di The Nature Conservancy.

10 aprile 2006

AUGURI DA SEBASTIAN

Ecco il biglietto di auguri che Sebi ha preparato per il recente compleanno dello zio Gianni.

Happy Birthday!

DOVE STA LA MICRONESIA???

Per il mio prossimo (e ultimo per un po') viaggio devo procurarmi un Business Visa. Destinazione: Bali, Indonesia. Visto che non ho nessuna intenzione di spedire il mio passaporto in giro per le ambasciate indonesiane di mezzo mondo mentre sto a Pohnpei, ho contattato il consolato dell'Indonesia che sta ad Houston, in Texas e chiesto se potevano farmi il visto mentre ero negli Stati Uniti.
Loro hanno detto di si, io ho spedito via Fed Ex tutta la documentazione e il mio passaporto appena arrivata in Texas per la conferenza e naturalmente le cose hanno cominciato a prendere una piega sbagliata. I dettagli sono inutili ma la conclusione e' che io sono ancora senza visto. La responsabile del consolato, insistendo di avermi detto al telefono che solo l'ambasciata di Washington poteva farmi il visto ha concluso la telefonata cosi':

" Beh, lei e' italiana e la Micronesia sta in Europa, quindi dovrebbe richiedere il visto in Europa"!

La povera donna si e' cocciutamente rifiutata di credere che la Micronesia sta di fianco all'Indonesia e mi ha quasi sbattuto giu' il telefono.
Se c'e' qualcuno in grado di mette a dura prova la pazienza di Giobbe e allo stesso tempo ti costringe ad essere supereducato e accomodante e' un diplomatico di un paese in via di sviluppo che ha in mano il tuo passaporto mentre tu stai a centinaia di chilometri di distanza in un paese che non e' nemmeno il tuo!

I PIPPISTRELLI DI AUSTIN


Pippistrelli nella notte

08 aprile 2006

AUSTIN, TEXAS

Chi l'avrebbe mai detto che avrei trovato un angolo di Texas piacevole... Famoso per essere uno stato ultra-conservatore e regno della famiglia Bush, il Texas mi ha accolto all'aeroporto George Bush di Houston con poster giganti di George jr e Laura, cappelli da cow boy ovunque e una serie notevole di librerie piene fino all'inverosimile di libri piuttosto di parte - incluso un bestseller intitolato "The Bush Family Cookbook". Tenendo conto che l'attuale Presidente confessa di avere gusti limitatissimi in fatto di cibo, mi chiedo cosa contengano le 200 e passa pagine. Mah...
Stato con la piu' alta percentuale di sentenze alla pena di morte (quasi esclusivamente per persone di colore, non importa se spesso mancano le prove), nessun limite all'uso delle armi (meglio non sollevare l'argomento quaggiu', credetemi) e praticamente nessun interesse per cio' che sta al di fuori dei confini dello stato, il Texas non e' mai stato nella mia lista dei paesi da visitare.
Ma poi uno viene ad Austin... Austin, capitale dello stato, ha due soprannomi:
1) Music Capital of the Wolrd
2) Texas Weirdest City
Partiamo dall'ultimo. Citta' piu' strana del Texas, non ci sono dubbi in proposito. Liberale e tollerante, Austin e' un'oasi nel mezzo di un deserto.
"Capitale mondiale della musica" mi era sempre sembrata un'esagerazione, ma questa citta' e' un vero paradiso. Ogni giorno della settimana ci sono almeno 80 concerti dal vivo in giro per la citta'. Gruppi country, blues, jazz, rock e qualunque altro miscuglio suonano ovunque: nei bar, nei ristorandi, all'interno dei negozi, nei parchi, per strada. Camminare per Austin e' come passeggiare nei corridoi di un conservatorio. Si sentono decine, voci e canzoni diverse, metro dopo metro. Mai vista una cosa del genere. E l'ingresso nei locali non costa piu' di 5 dollari a testa! Dopo l'uragano Katrina poi, quasi tutti i musicisti professionisti di New Orleans si sono temporaneamente trasferiti qui e non c'e' dubbio che in questo periodo Austin e' davvero la capitale mondiale della musica.
Purtroppo la Conferenza mi ha tenuta "inprigionata" in un grande albergo per tre giorni, senza contare che io facevo parte del Team che l'ha organizzata e quindi ho lavorato quasi il doppio. Unici momenti di liberta' verso sera, quando meta' dei partecipanti (600 persone in tutto) si riversava sul ponte vicino all'albergo per vedere un'altra delle meraviglie di Austin: la piu' grande comunita' di pippistrelli del paese. I pippistrelli vivono sotto il grande ponte ed escono al tramonto. Migliaia e migliaia di pippistrelli che si muovono come un'enorme sciame... uno spettacolo assolutamente incredibile.

Il ponte dei pippistrelli. Sullo sfondo, il Capitol. Austin e non Dallas e' la capitale del Texas.

La mia "prigione": lo Hyatt Hotel.