29 maggio 2006

LUNEDI' AD ANT

Visto che i genitori di Matt si trovano a Pohnpei e un paio di colleghi from The Nature Conservancy sono di passaggio, abbiamo organizzato una giornata ad Ant, l'atollo che si trova a circa 6 km da Pohnpei. Armati di attrezzatura, un cooler pieno di cibo e bevande e tonnellate di crema solare, otto di noi (incluso Matt, siamo infatti riusciti a schiodarlo dalla scrivania!) si sono imbarcati per quella che e' stata una giornata assolutamente perfetta.
Cielo assolutamente e stranamente blu, mare tra le due isole piatto come l'olio -- una assoluta rarita', tanto che i viaggi sono limitati al minimo per via delle acque non proprio tranquille -- e, sorpresa assoluta, incontri con i delfini sia all'andata che al ritorno.
Li abbiamo visti saltare e il pilota ha virato verso di loro tra le nostre urla. Una volta incrociati i delfini si sono comportati in un modo che non avevo mai visto: facevano a gara a nuotare veloci quanto la barca e a stare proprio davanti alla prua, spingendosi l'un l'altro per poi saltare proprio davanti a noi. Ne abbiamo contati circa 30. Velocissimi, sotto l'acqua piatta e transparente si vedevano benissimo ed era chiaro che si stavano divertendo almeno quanto noi. Entrambe le volte la gara e' durata almeno una quindicina di minuti!
Durante il viaggio di andata il sole avrebbe permesso foto bellissime, ma ci siamo trovati totalmente impreparati. Questa e' una delle poche foto che sono riuscita a scattare con la mia macchina.
Al ritorno purtroppo la luce non era ideale, ma la fotografa professionista che avevamo a bordo ha tirato fuori la megamacchina e le foto qui sotto, anche se un po' scure, sono stupende.
Un fantastico primo piano.
Impossibile non ammirare l'incredibile velocita' e i salti!
Da notare i due delfini sott'acqua in basso nella foto. Talmente vicini che li si poteva toccare.

Stesa sulla punta della barca mi godo la quiete della laguna. In mattinata e al tramonto i colori sono brillantissimi, mentre la luce di meta' giornata -- forte e perpendicolare, siamo all'equatore in fondo! -- sbiadisce e appiattisce tutto.
Pausa pranzo all'interno dell'atollo. Le acque della laguna sono sempre tranquille se paragonate al mare esterno. La pausa doveva durare una mezz'ora ma il luogo e l'atmosfera erano talmente belli che abbiamo finito per chiacchierare seduti nell'acqua per quasi due ore.
Ant e' famoso per le "giant clams" le enormi vongole che possono raggiunger il metro di larghezza e vivere per oltre 40 anni. Sono una specie protetta, ma purtroppo sono anche una prelibatezza e finiscono per attirare i pescatori piu' irrispettosi. Qui eccone due di dimensioni ancora ridotte -- circa una ventina di cm -- ma dai colori brillanti. Si nutrono infatti di minerali diversi e l'interno di conseguenza e' sempre una sorpresa. Si vede bene quella blu elettrico a destram un po' meno quella viola di fianco a sinistra.
Matt osserva il fondo del canale di accesso all'atollo, dove uno squalo di barriera lungo circa un metro si aggira indisturbato




Un tuffo tra i coralli. La barriera corallina di Ant e' un assoluto spendore, con moltissimi tipi diversi di pesci e coralli, inclusi alcuni che non si trovano in nessun altro luogo al mondo.

25 maggio 2006

CORSO DI FOTOGRAFIA

Approfittando della visita di un collega dalla California con fidanzata fotografa al seguito ho organizzato un mini-corso di fotografia di una giornata. Venti persone da organizzazioni non-profit che si occupano di ambiente fino a menbri del governo hanno partecipato, niente male davvero. Dopo una parte di teoria siamo tutti usciti per un paio d'ore a fare foto e dopo averle scaricate nel computer le abbiamo analizzate. Qui sotto ci sono alcune delle foto fatte dai partecipanti.

Flora locale.

Le diverse profondita' dell'acqua nella laguna.

Un raro cielo senza nuvole.

Nel cortile della scuola.

Da notare l'accoppiamento espressione-maglietta.

Fiore d'ibisco bianco.

Un primissimo piano di una strana pianta locale.

America e spazzatura... interessante!

SONO ARRIVATI I NONNI DALLA CALIFORNIA!

Il 16 maggio sono finalmente arrivati i genitori di Matt e Sebastian si sta godendo tutte le attenzioni possibili. Con loro siamo andati in giro per l'isola e anche a visitare altre isole, anche se devo dire che Karen e Wayne sono parecchio indipendenti e non hanno certo bisogno di noi per organizarsi.

E con loro sono arrivati nuovi vestiti, tanti libri e un po' di giochi! Sebastian chiaramente apprezza tutta l'attenzione e ha persino imparato un po' di parole nuove.

17 maggio 2006

BOCCHE D'ORO

Un tempo famosi per le dentature perfette, gli abitanti del Pacifico devono ora fare i conti con quelli che possono senza ombra di dubbio essere considerati tra i peggiori sorrisi che si possano vedere nel pianeta. Le enormi quantita' di zucchero ingoiate giornalmente grazie alla passione per i cibi spazzatura importati dall'Occidente -- in particolare le bibite che hanno in tutto e per tutto sostituito l'acqua -- causano ovvi problemi. Ma sono le locali "betelnut", le noci verdi --masticate da tutti un po' come un tempo da noi si masticava tabacco -- a rendere i sorrisi dei veri orrori: rendono l'intera bocca, dalle gengive alla lingua ai denti, rosso sangue e poi bordeaux... Non proprio il massimo della bellezza, siamo onesti.

I denti d'oro da noi sono quasi un ricordo del passato, ma qui sono sinonimo di benessere, soprattutto se si tratta dei denti di fronte.

15 maggio 2006

FACCIAMO GLI ALTERNATIVI

I "terribili due" (intesi come anni) si sono rivelati meno catastrofici del previsto per la famiglia Olmsted. Sebastian limita le scenate sul pavimento alle richieste di latte nel biberon -- ha una irreversibile dipendenza da latte -- quando sa benissimo che a parte appena sveglio e prima di andare a letto deve bere dal bicchiere.
Per il resto i capricci sono pressoche' inesistenti. L'unica modifica nel comportamento arrivata con il compimento dei due anni sta nelle scelte di usi alternativi per gli oggetti. Una cosa comune nei bimbi pare, ma che a me sembra tanto derivi da Matt!

Chi l'ha detto che la pittura si mette solo sulla carta? Nulla vieta di dipingersi la pancia...

... e i piedi.

Ora che il pannolino lo metto solo per andare a dormire troviamogli un'altra funzione!

12 maggio 2006

ATOLLO ALLE MARSHALLS

Volando sopra le Isole Marshalls qualche settimana fa ho avuto l'opportunita' non soli di fotografare un paio di atolli, ma anche di vederne uno proprio strano, con ben due lagune. Nonostante le oltre duemila isole e atolli che formano la Micronesia, i viaggi sopra questa parte di Oceano Pacifico non offrono grandi panorami: gli aerei volano troppo in alto e la maggior parte delle terre emerse qui non sono che sottilissime striscie di roccia. Ma quella volta sono stata particolarmente fortunata e nonostante le nuvole le foto sono riuscite bene.

Uno strano atollo a forma di "8", con ben due lagune.

Con la bassa marea la barriera corallina sembra una lunga striscia di sabbia.

Si vedono un paio di casette...

Il biglietto d'auguri per zia Lucia.

10 maggio 2006

L'UFFICIO


L'edificio che ospita il nostro ufficio visto dalla strada principale.

Il Moylan Insurance Building, uno degli edifici principali di Kolonia, la principale "cittadina" della Micronesia. Durante i giorni lavorativi il parcheggio e' pieno di macchine. Il nostro ufficio e' al primo piano, la seconda porta da sinistra nella foto.

Il Bancomat sotto il nostro ufficio e' l'unico in tutti gli Stati Federati della Micronesia. L'unico in circa 2,5 milioni di kilometri quadrati!!!! Come tutti i suoi colleghi in giro per il mondo, quando gli capita di non funzionare mostra una scritta sul video che dice di "recarsi presso un altro sportello Bancomat". Ah ah, divertente! Il piu' vicino sta a quattro ore d'aereo!

05 maggio 2006

SEBASTIAN

Ormai ha quasi 2 anni e 1/2!

Sonnellino Micronesiano: nudo e sul pavimento (inizialmente stava sull'enorme cuscino ma poi e' rotolato giu'). Da notare la pudicizia europea tuttavia: nonostante il sonno profondo ha posizionato l'inseparabile Rino in posizione strategica.

Con le scarpe da surf di papa'.

I GRANCHI DELLE MANGROVIE

Quando dico alla gente in visita a Pohnpei che le "Giant Mangrove Crabs", i granchi giganti delle mangrovie, sono enormi nessuno si rende veramente conto di quanto grandi in effetti siano. La foto sotto mostra una chela che mi sono mangiata qualche settimana fa. Ho rinunciato all'altra chela e al corpo perche' non ce l'avrei mai fatta. Costo al mercato dell'intero granchio? Uno di queste dimensioni costa circa 6 Euro! Devono essere l'unica cosa non costosa a Pohnpei e non capisco veramente come mai, perche' i granchi si catturano a mano... Il che significa che qualcuno passa il suo tempo nel sottobosco melmoso tra le mangrovie cacciando la sua mano dentro le tane dei granchi. E una chela del genere puo' tranciare un dito di netto.

Chela di granchio. C'e' abbastanza polpa da sfamare una persona. Notare le dimensioni rispetto alla forchetta!

04 maggio 2006

Viaggio a Bali

Lo so, lo so, lo so, questo non lo dovrei fare... Raccontare di viaggi va bene, ma raccontare di avere un lavoro che ti manda per 10 giorni in quel paradiso che e' Bali e' veramente scorretto. Mi scuso con quelli che si sognano le ferie da mesi... Vi consola sapere che non ho fatto altro che lavorare a Bali? Nove ore al giorni di riunioni-pianificazioni-gruppi di lavoro-progetti che mi hanno lasciato ben poca energia. La mattina presto o la sera verso il tramonto, tuttavia, uscivo armata di macchina fotografica per un giro nei dintorni dello splendido albergo che ci ospitava.
Invece degli affollati e antipatici centri del turismo internazionale, The Nature Conservancy ha come sempre optato per la natura, e cosi' 27 di noi da 14 paesi si sono ritrovati tra i campi di riso e la foresta tropicale nella splendida cittadina di Ubud.
Solo una volta - un paio d'ore prima di ripartire - siamo andati in un elegante bar sulla spiaggia e ci siamo mescolati ai turisti. Dopo giorni di immersione nella tollerante e delicata cultura balinese e' stato un po' uno shock ritrovarsi tra europei e americani in minigonne e scarpe da ginnastica. Ma piu' ancora e' stato sentire dalla mia amica e collega Tri Soekerman -- indonesiana figlia di diplomatici cresciuta in giro per il mondo, una che non si scandalizza certo facilmente -- che a Bali c'e' un'espressione che si traduce "il periodo degli italiani". Sono i mesi da giugno a settembre, quando i miei connazionali prendono le ferie e vengono qui insieme a migliaia di altri turisti, ma distinguendosi da tutti gli altri andando in giro mezzi nudi/nude in un paese dove mostrare le ginocchia e' considerato osceno. E rifiutandosi di coprirsi quando richiesto. Dio come mi sono vergognata...

Il tetto dei nostri alloggi nello splendido Anahata Resort a Ubud, la zono piu' artistica di Bali e quella che ha mantenuto un carattere ancora tutto locale.

La mini-piscina fuori dalla porta della mia camera. Dopo le bombe il turismo a Bali e' diminuito sensibilmente e cosi' pure i prezzi.

Qualche gazebo seminascosto nella folta vegetazione...

La piscina. Il giardino continuava fino alla fine della valle, dove il fiume scorreva in uno strettissimo canalone dalle pareti rocciose coperte di muschio. 248 i gradoni per raggiungerlo!

La sala riunioni "zen" come l'abbiamo definita il primo giorno. Quadrata, simmetrica, con un soffitto spettacolare e tre enormi finestre per lato, la sala si affaccia su una stupenda foresta tropicale intervallata da terrazze coltivate a riso. La bellezza tuttavia ha solo alleviato il fatto che abbiamo passato 9 ore al giorno qui dentro per otto giorni di fila.

La sala riunioni era coperta da uno spettacolare soffitto di legno e canne di bambu' lunghe almeno una quindicina di metri.

Le offerte agli dei nella religione indu' si mettono letteralmente ovunque: davanti alle porte dei negozi e delle case, per strada, nei ristoranti. Gli dei sono esigenti e l'offerta deve essere esteticamente bella. Le piu' semplici sono fatte di palme intrecciate come un cestino e riempite di fiori e incenso. Questa sta in mezzo ad un campo di riso...

... e questo sta all'interno del pulmino che ci portava in giro.

La musica a Bali suona quasi come un'orchestra che sta provando... e ha bisogno di fare ancora pratica. Ma dopo un po' ci si fa l'orecchio. Le orghestre hanno generalmente dai 25 ai 50 musicisti.

Le danze sono tutto un movimento d'occhi e collo. Difficilissime!

Grazia e grande espressivita' attraverso gli occhi e le mani caratterizzano le danze locali.

Come in ogni altra parte del mondo, i bambini a Bali sono bellissimi, allegri e curiosi. Queste bambine stavano giocando davanti alla scuola.

Uno sguardo incuriosito dalla finestra della scuola...

Questi due, incontrati in un'isolata strada in mezzo ai campi di riso, ci stavano prendendo in giro (ecco perche' uno sta bisbigliando qualcosa all'altro).

Il mare intorno a Bali. Nonostante si trovi all'interno del "Triangolo d'Oro", l'area con la piu' alta concentrazione di barriere coralline al mondo, il mare mi ha parecchio deluso. Troppo turismo credo.

03 maggio 2006


La rupia balinese richiede un po' di calcoli: qui ci sentiamo milionari avendo appena ritirato soldi dal bancomat. Purtroppo 50.000 rupie equivalgono a circa 3 Euro!