30 aprile 2007

In vacanza a Palau

Ci sono voluti due anni, ma alla fine ho convinto Matt ad andare in vacanza a Palau. L'unico paese della Micronesia che non aveva visitato, Palau e' stata la meta di parecchi dei miei viaggi, dato che abbiamo un ufficio laggiu' e che per l'incredibile bellezza del posto molti dei meeting regionali si tengono a Koror, la capitale.
Giovanissima repubblica -- la federazione ha dichiarato l'indipendenza dal Territorio Fiduciario USA solamente nel 1994 -- Palau ha solo 15mila abitanti ma un assurdo numero di stati: 16. Ogni stato ha un governatore e i relativi ministri, un parlamento bicamerale e una corte suprema. Poiche' la maggior parte della popolazione vive in capitale, piu' di meta' degli stati ha meno di 200 abitanti, anziani e bambini compresi. In pratica questo significa che il numero delle cariche statali e' piu' alto del numero degli abitanti. Significa inoltre che una persona su due e' un ministro... per quelli tra di noi che si lamentano dell'italica mania del 'Dottore'.
Ma al di la' delle minuzie politiche, Palau e' un paradiso in terra conben poca concorrenza al mondo. Un arcipelago di 586 isole che misura 700 km da nord a sud, Palau e' celebre nel mondo degli appassionati di immersioni per le Rock Islands, le 497 formazioni di roccia calcarea che attraggono 80,000 turisti all'anno.
L'ovale rosso indica le Rock Islands (alcune nella foto sotto). Un tempo lontanissimo barriere coralline, le isole sono state sospinte in alto dall'attivita' vulcanica e formano ora un labirinto coperto di vegetazione ma disabitato. Una parte delle isole -- chiamata '70 Islands' anche se sono solo 36 -- e' area chiusa e non visitabile dal 1954! Il resto e' diventato riserva naturale all'inizio degli anni '90. Usate anche come discarica in passato, le Rock Islands sono ora il fiore all'occhiello del governo. Totalmente sufficienti in termini di fondi (i turisti pagano 15 dollari per due settimane, per i locali e' gratis), la riserva e' gestita in maniera assolutamente impeccabile dal mio carissimo amico Adalbert Eledui che l'ha presa in mano 13 anni fa. Ada (come tutti lo chiamano) e' una specie di impeccabile lord inglese dalla pelle un po' piu' scura. Paluano doc dalle maniere impeccabili, senso dell'umorismo e conoscenza del mondo, e' la fonte di tutte le iniziative che riguardano le isole e un modello per il resto del Pacifico.
Poiche' la barca di TNC era occupata, Ada ci ha assegnato una delle sue barche e due rangers per portarci in giro l'intero giorno. I rangers ci hanno portato in giro per 9 ore, solo nei posti meno frequentati dai turisti. Un sogno di giornata...
Sebastian e Matt nella zona chiamata "Clam Farm". Un paio di metri sotto di noi le vongole giganti -- perfettamente commestibili e buonissime, ma altrettanto protette in buona parte del Pacifico -- crescono indisturbate.
Da notare la grandezza delle clams se paragonate alla mia pinna (che di per se e' enorme!) Queste hanno circa 25-30 anni, ma possono crescere ancora e raggiungere la cinquantina. I pescatori taiwanesi saccheggiano il Pacifico per catturarle, una piaga difficile da curare.
In barca attraverso le Rock Islands...
Jellyfish Lake e' un'altra meraviglia delle Rock Islands. Uno dei vari laghi rimasti intrappolati all'interno delle isole dal sollevamento delle roccie, ha un'enorme popolazione di meduse (jellyfish, o pesce gelatina) che non avendo predatori naturali hanno perso la capacita' di pungere. Vi sono tutt'ora circa 9 milioni di meduse in questo lago che misura poche centinaia di m quadrati.
I nostri amici Jim e Kristin (che lavorano per The Nature Conservancy a Washington) sembrano due turisti caduti in acqua vestiti, ma in Micronesia la buona educazione e il sole cocente suggeriscono di tenersi addosso pantaloncini e maglia quando si va in acqua
Adoro quest foto. Sono certa che la medusa ha dato un colpo di reni per mettersi davanti all'obiettivo!
Kristin ha soprannominato Matt 'Tom Cruise' dopo questa posa sott'acqua ("Se proprio uno deve fotografarmi preferisco non avere la maschera!")
Il mio collega Shaun (basato a Palau) si beve una coca il giorno che abbiamo usato la barca di TNC per andare in giro.

Matt fa da navigatore. Nonostante la riluttanza iniziale ("Devo finire un sacco di lavoro prima di lasciare la Micronesia!"), Matt si e' innamorato del luogo.
Pausa pranzo in una delle zone adibite. I ranger lavorano 365 giorni all'anno e puliscono le aree due volte al giorno anche se la una buona parte dei turisti e' piuttosto disciplinata. Si puo' girare per giorni tra le 497 isole e non vedere un solo pezzo di carta in acqua.
La famigliola a "Soft Coral Arc". Sotto di noi, enormi rami di corallo soffice dai colori brillanti crescono indisturbati.


L'incredibile colore dell'acqua.
La "Milky Way" ha un fondo di fango bianco che fa benissimo alla pelle. Kristin si concede un trattamento completo.
Il mio collega Sean e la sua dolcissima Ann intrattengono Sebastian.
Un Sea Cucumber. Questi cocomeri marini in realta' sono creature un po' bizzarre che passano il tempo sul fondo del mare e si nutrono filtrando acqua. I bimbi le usano come pistole, strizzandoli (lo spruzzo puo' andare parecchio lontano) e poi facendoli ricadere in acqua. Ma questo che Sean ha in mano emette un filamento appiccicoso quando e' spaventato. Invitati da Sean a toccare il liquido bianco abbiamo trascorso mezz'ora a togliercelo di dosso. Gommosissimo, si attacca ovunque ed e' difficilissimo da togliere quando bagnato. I locali un tempo se ne coprivano i piedi per camminare sui coralli e poi quando si asciugava se lo toglievalo come sfilandosi le scarpe.
Kristin e Sebastian nella piscina dell'albergo.

Sebastian guida la barca. Nonostante la mole, il ranger nella foto e' un subaqueo provetto.
Un ultimo sguardo alle acque di Palau. E' un privilegio sapere di aver contribuito alla protezione di questo paradiso che da solo sostiene l'economia di un intero paese.
E' tempo di tornare a casa... Matt e Seb nella sala di prima classe della Continental all'aeroporto di Guam (merito delle mie miglia).

26 aprile 2007

F1 versione Pacifico?

Beh, non si puo' certo paragonare ai box della Ferrari, ma come Pit Stop funziona bene!

25 aprile 2007

Prossima tappa: Moldova

Ebbene si, ormai e' ufficiale: la nostra avventura nei mari del Pacifico termina a meta' maggio. Come previsto sin dal nostro arrivo il 4 ottobre del 2004, saremo qui fino e non oltre il mandato dell'attuale presidente, che scade l'11 maggio, giorno che Matt ha scelto per terminare il suo contratto. Una scelta del tutto voluta e dettata dal grande rispetto che i due hanno l'uno per l'altro, anche se il Presidente Urusemal ha la possibilita' di essere rieletto.
La nostra nuova tappa e' l'ex repubblica sovietica della Moldova, dove Matt e' stato assunto dall'American Bar Association per lavorare con (non per) il governo locale come responsabilie delle riforme al sistema penale. Io invece continuero' a lavorare per The Nature Conservancy, sempre se riusciamo a superare i cavilli legali interni che impediscono ad un dipendende di lavorare da un paese dove non abbiamo un ufficio.
La data della nostra partenza per l'Italia e' ancora da definire, anche se sara' di sicuro dall'11 al 15 maggio. Matt si fermera' solo un paio di giorni prima di partire per la Moldova, mentre io e Sebastian staremo per circa tre settimane di piacere (per lui) e duro lavoro (per me).
La distanza dalla Micronesia all'Italia.
La ben piu' breve distanza tra la Moldova e l'Italia.

24 aprile 2007

Gechi

In Micronesia io, Matt e Sebastian ci siamo scoperti una passione per i gechi. Queste timide e utilissime creature abitano i muri di ogni edificio sull'isola, nutrendosi di insetti, e nonostante le notevoli dimensioni (se paragonati a gechi di altre zone) non intimidiscono per nulla.
Qualche giorno fa stavo trasportando la scala dal nostro terrazzo all'auto quanto Sebastian che mi seguiva a cominciato a dire: "Mamma, geco, geco." Pensavo che si riferisse al piccolo geco che avevo notato in corridoio la sera prima, invece si riferiva a quello appollaiato sulla scala, che alla luce del flash e' scappato in alto sul muro esterno.


23 aprile 2007

In camicia hawaiana

Bello elegante per il brunch al Village con la camicia hawaiana mandata da Granma Karen.

E quando l'auto non funziona piu'...

... i Micronesiani la lasciano dove si ferma, sia questo il giardino di casa o il bordo della strada. Tempo poche settimane e la natura dimostra la sua chiara supremazia sulla technologia. Le piante vincono la resistenza del ferro e crescono imperterrite all'interno delle auto. Un vero spettacolo! Qualche anno fa un programma di prelievo e riciclaggio di ferro vecchio (e arrugginito) e' fallito: gli abitanti hanno difeso i relitti con i machete perche' "non si sa mai che alcuni pezzi non possano tornare utili."


La mia preferita... Dio solo sa come e' finita in bilico sopra il fosso!

20 aprile 2007

Ancora foto di Ant

Finalmente sono riuscita a mettere ordine nelle foto della gita ad Ant con i miei colleghi. Una di loro, appassionata di GPS, ha creato questa immagine per noi, combinando le foto satellitari di Pohnpei e Ant e aggiungendosi il percorso cosi' come registrato dal GPS.
Come si vede dalla foto, Ant e' -- come tutti gli atolli -- una sottile striscia di corallo che circonda una splendida laguna. Qualche milione di anni fa Ant era una montagna emersa come Pohnpei ma e' poi lentamente affondata sotto il proprio peso, mentre i coralli della costa hanno continuato a crescere per mantenersi a pelo dell'acqua. Tra qualche milione di anni anche Pohnpei sara' un atollo.
L'atollo di Ant e' l'unica isola privata in Micronesia. Appartiene ad una famiglia di Pohnpei, ma nessuno ci vive. L'intera isola e' area protetta e i nostri colleghi stanno lavorando per includela tra le 'Biosphere Reserves' dell'UNESCO.
L'arrivo di una delle tre barche.
La mia compagna di tanti viaggi e avventure con questo gruppo: Tri, indonesiana figlia di diplomatici cresciuta in giro per il mondo
Il nostro sbarco. Da notare che la nostra barca - quella con il motore piu' potente - ha finito per arrivare mezz'ora dopo per un guasto alla batteria.
La pace regna sovrana.
Pausa pranzo con pennichella a mollo.

17 aprile 2007

Treno di Pasqua

Niente da fare, per quanto ci abbia provato non sono riuscita a trovare una colomba di pasqua da queste parti. E nemmeno uova di cioccolato. E cosi' per l'intimo pranzo con altre 50 persone a casa di amici ho preparato un dolce diverso, per la gioia di tutti i bimbi (25 ne ho contati!), ma soprattutto di Sebastian, che per i treni ha una vera passione.




09 aprile 2007

Visita al governo

Le foto sotto sono state scattate nel maggio del 2006, durante la visita dei genitori di Matt, ma solo ora sono riuscita a vederle.

L'ufficio di Matt.
Matt e i suoi genitori incontrano H.E. (His Excellency) Joseph Urusemal, Presidente degli Stati Federati della Micronesia.

06 aprile 2007

Riunione a Pohnpei

Invece di viaggiare per una riunione questa volta abbiamo fatto venire tutti a Pohnpei. Venticinque colleghi dalla Cina, Indonesia, Australia, Stati Uniti, Papua Nuova Guinea e Isole Salomone hanno passato una settimana intensissima qui da noi.

Gita all'atollo di Ant a meta' settimana. Ant e' sempre uno spettacolo, anche se il mare mosso (quella sopra e' l'interno della laguna) lo avrei evitato volentieri. Con noi sono venuti i responsabili del dipartimento della protezione marina -- che ci hanno tra l'altro prestato le barche.
Presa com'ero dalla logistica della riunione ho lasciato a casa la macchina fotografica per tutta la settimana. E cosi' mi sono ritrovata in molte piu' foto del normale.
Vari stati di colore di pelle e abbronzatura dopo la gita ad Ant. Da notare la mia mano bruciata a destra. Il braccio era stato piu' fortunato e si era beccato una bella razione di crema protettiva 40 (operazione ripetuta ben 4 volte durante il giorno).
Le cascate Kepirohi, un toccasana dopo tre ore di cammino nell'afa di Pohnpei.

03 aprile 2007

Competizione di danze locali

Ogni anno COM, il College of Micronesia festeggia l'anniversario della sua fondazione. Con i suoi 25 anni e' ancora una scuola giovane e quando ho detto ad una degli insegnanti locali che la mia Universita' -- Padova -- fu fondata nel 1222 e' scoppiata a ridere: "Oh mio dio, noi stavamo ancora arrampicati sugli alberi!" A dire la verita' i suoi antenati erano in grado di solcare interi oceani con precisione matematica senza l'uso di strumenti mentre noi Europei credevamo che il mondo finisse a Gibilterra, ma immagino la sua fosse una battuta...
Anyway, ogni anno in aprile COM festeggia con una competizione in cui gli studenti dalle varie isole preparano danze locali. E' un vero e proprio spettacolo di cultura e orgoglio locale a cui partecipano pochissimi non-Micronesiani (ne ho contati solo 4 tra la folla, inclusa me). Queste sono solo alcune del centinaio di foto che ho scattato.

Le danze sono una delle poche occasioni in cui i capelli vengono sciolti. Per tradizione alle chiome si dedica moltissima cura, ma si tengono raccolte, un po' perche' fa veramente troppo caldo, un po' perche' fa parte della cultura locale 'concedere' queste masse setose solo ai mariti.
Mwokilloa e' un insieme di isole ad un giorno di barca da Pohnpei, famose in Micronesia per gli incredibili prodotti intrecciati, come questi splendidi costumi da guerriero. Il cappello, ad esempio, e' a forma di pesce.
Il team Pohnpei. Da notare i capelli della ragazza. Il ragazzo e' Sean, il nipote del mio padrone di casa e mio vicino.
Questa e' un tipo di danza che non ho visto da nessun altra parte e mi affascina ogni volta. Le ragazze siedono e muovono dei bastoncini di bambu' con infinita grazia mentre gli uomini si muovono lentamente e all'unisono alle loro spalle.