Devo pero' ammettere che nonostante lo shock iniziale, l'idea non mi aveva proprio entusiasmato, anche se sono anni che dico di voler andare in Turchia. Il problema era che stavo coordinando un meeting mondiale sulle isole a La Maddalena per fine settembre che -- letteralmente -- mi lasciava ben poco tempo per dormire, scordiamoci l'andare in vacanza. Avevo accettato solo perche' non mi ero fermata un attimo negli ultimi 5 mesi: trasloco, nuovo paese, nuova casa, nuova scuola/tata per Sebastian, problemi legali con il mio lavoro per via della Moldavia, l'acquisto della casa di Jesolo, il container dalla Micronesia bloccato in dogana, e naturalmente la conferenza in Sardegna.
Ma poi c'e' stato quel pomeriggio di fuoco con una serie infinita di telefonate tra me, il Ministero Esteri e il Ministero Ambiente (quest'ultimo aveva suggerito la conferenza e la pagava interamente) e l'ordine arrivato dall'alto di rimandare il meeting. Long story short come amano dire i miei colleghi, la comunicazione interna tra ministeri era stata carente e le alte personalita' che avrebbero dovuto venire erano state invece dirottate verso NY per il Summit sull'ambiente alle Nazioni Unite.
Sorvolo su quello che e' successo le settimane successive, diciamo che cancellare 200 voli non e' una cosa cosi' semplice e una serie non indifferente di ministri e un paio di capi di stato hanno espresso un disappunto notevole all'improvviso cambio di programma, dato che praticamente tutti avevano rinunciato ad altri meeting importanti (compreso quello ONU a NY) per venire in Italia.
E cosi' la vacanza in turchia e' capitata proprio al momento giusto, due giorni dopo l'annuncio della cancellazione. Mi ha dato la possibilita' di staccare la spina prima di tornare alla bolgia infernale scatenata dall'improvvisa notizia.
Sul tram dall'aeroporto all'albergo Sebastian guarda incantato le strade piene di negozi. Istambul a lui e' piaciuta tantissimo, probabilmente piu' di ogni altro posto che ha visitato. Le moschee poi lo hanno incantato (probabilmente perche' girava scalzo al loro interno e offrivano un po' di sollievo dal caldo soffocante) e continuava a volerne visitare.