13 luglio 2007

Il parco centrale

Da casa nostra possiamo accedere in pochi minuti a tre grandi parchi. Due sono dei bei quadrati che si toccano ad un angolo in pienissimo centro citta', con tante fontane, chiese, panchine e un intrico di stradine per passeggiare. Sempre frequentatissimi, sono l'ideale per una boccata d'aria e un po' di intrattenimento gratuito. Succede sempre qualcosa: matrimoni, servizi fotografici, interviste. E poi ci sono i divertimenti per Sebastian.

La bella chiesa ortodossa
Un giretto sul leone di marmo
Gli scivoli!
Ops, fermato in tempo... mancata manutenzione o uno dei vecchi metodi sovietici per rafforzare il carattere?
Auto in legno, carinissima
Interviste della TV nazionale
Bambini dell'asilo al parco. Le bimbe vestono spesso con degli abitini corti anni '50 e sandali, veramente carinissime
Sebastian osserva l'addetto della manutenzione che svuota la fontana
A fontana spenta si puo' saliere in cima!
Giro in macchinina. Poiche' sono troppo grandi e non c'e' una pista vera e propria, un ragazzino accompagna i piccoli nei loro giri. E' buffo vedere questi poveri sgambettare di fianco alle auto tra la folla

Il grande parco dietro casa

Proprio dietro casa nostra, ad una cinquantina di metri dal cancello, inizia il piu' grande parco di Chisinau. Una cosa immensa, ci vogliono ore a girarlo, che scende verso un fondovalle con un enorme lago artificiale. Vorrei andarci piu' spesso, ma a Sebastian l'enorme scalinata d'accesso mica piace tanto, in particolare al ritorno.

Gli edifici ad una delle due entrate ospitano dei bar.
L'infinita scalinata di accesso, conta centinaia e centinaia di scalini, fino a che lo sguardo arriva nella foto. Una volta ho dovuto portare su Sebastian addormentato sul passeggino... Matt se le ricorda ancora le imprecazioni...
Un intrico di stradine dentro al parco. I parchi non sono visti come luoghi per combinare cose illegali e sono sempre pieni di gente che legge, chiacchiera, passeggia o semplicemente guarda gli altri.
Altre scalinate... L'aspetto un po' abbandonato dei parchi contribuisce a farli sentire 'veri', come se si camminasse tra i boschi piuttosto che in centro citta'.