02 dicembre 2008

Negoziazioni sul clima - Giornata n.2

Il programma ufficiale della giornata e’ all’incirca questo:

10:00-13:00 – Sessioni in plenario (due in parallelo)
13:00-15:00 – “Side events” (presentazioni, workshops, ecc organizzati da paesi o organizzazioni partecipanti)
15:00-18:00 – Sessioni in plenario (due in parallelo)
18:00-21:00 – altri “Side events”

In realta’ la giornata per tutti inizia con il meeting della propria delegazione alle 7:30 del mattino. In totale, il gruppo di TNC e’ di circa 20 persone, di cui un terzo stara’ per due settimane (inclusa la sottoscritta), 1/3 questa settimana e 1/3 arriva domenica. Ci si incontra ogni mattina alle 7:30 in albergo, sala privata e proiettore accesso, discussione sui fatti principali del giorno prima, coordinamento del lavoro del giorno – chi va alle sessioni in plenario, chi ai side events, chi ha incontri bilaterali con i governi, chi va alle conferenze stampa, chi deve fare una presentazione, ecc. Alle 9:00 ognuno va per la sua strada e per il resto del giorno e’ tutto un rincorrersi tramite messaggi SMS o via skype.
Ieri e’ stata una giornata interessante. La prima sessione del gruppo di lavoro sulla cooperazione di lungo periodo da qui a Kyoto (di cui mi occupavo io a nome della delegazione) ha incontrato subito ostacoli sulla sua strada. Mentre un tempo la discussione sulle misure da prendere poneva paesi sviluppati (che emettono di piu’) da un lato e paesi in via di sviluppo (che emettono molto meno ma subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici) dall’altra, per la prima volta e’ venuto fuori lo scisma interno al gruppo dei paesi in via di sviluppo. Questi si riuniscono in un gruppo chiamato G77 che di solito esprime opinioni unitarie. Ma ora che si parla di misure obbligatorie per la riduzione dei gas responsabili dell’effetto serra, il gruppo si e’ spaccato. I paesi produttori di petrolio e alcune economie in fortissimo sviluppo hanno improvvisamente fatto marcia indietro su accordi precedentemente presi e cominciato a lanciare forti attacchi all’idea di un accordo post-Kyoto (Kyoto scade nel 2012). Dato che le decisioni qui vengono prese ‘per consenso’, i disaccordi hanno costretto ad interrompere la seduta e convocare d’urgenza consultazioni a porte chiuse tra alcuni paesi. Dopo un’ora e mezza siamo tutti tornati in plenario e il compromesso raggiunto e’ stato annunciato.... Cominciamo bene....

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